"A questo mondo nessuno è indispensabile, tranne il nemico.
Senza nemico l'essere umano è poca cosa. La sua vita è un tormento, un'oppressione di vuoto e di noia.
Il nemico è il Messia.
La sua semplice esistenza basta a dinamizzare l'essere umano. Grazie al nemico la vita, questo sinistro accidente, si trasforma in epopea.
Così, Cristo aveva ragione a dire: "Amate i vostri nemici." Ma ne ricavava corollari aberranti : che bisognava riconciliarsi con il proprio nemico, tendere l'altra guancia ecc.
Che idea! Se uno si riconcilia con il proprio nemico, quello non è più il nemico.
E se non c'è più un nemico, bisogna trovarsene un altro: si deve ricominciare tutto da capo.
Il che dimostra che così non si va da nessuna parte.
Il che dimostra che così non si va da nessuna parte.
Perciò bisogna amare il proprio nemico senza dirglielo. In nessun caso bisogna pensare a riconciliarsi."
Discutibile, forse, ma affascinante.
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