* sentimenti chiaroscuri
martedì 19 giugno 2007
INCONTRO CHE SI RIVELA UNO SCONTRO
ero seduta sul solito muretto, ascoltando la solita canzone, aspettando il solito autobus, che, come al solito, era in ritardo. immersa nei miei pensieri non mi accorgo di te che svolti l'angolo da lontano. il rumore improvviso di una moto mi risveglia dal torpore dell'attesa nel pomeriggio estivo. apro gli occhi: guardo la moto, vedo un casco nero.gli occhi ancora assopiti scendono verso la schiena di colui che è alla guida della moto e mi accorgo che indossa una maglietta di una band, non capisco quale, ma soprattutto porta uno zaino tutto ricoperto di spille e scritte, proprio come il tuo. ci sei tu alla guida di quella moto e nonappena me ne accorgo sobbalzo.vorrei sbagliarmi ma ora che il misterioso tizo è in coda al semaforo riconosco le tue braccia. sei tu, non c'è alcun dubbio. mi agito e prego che tu non mi abbia vista .è da mesi, dodici per la precisione, che io e te abbiamo reciso i rapporti e non ci parliamo. tranne quando ci incontriamo per caso e tu sottovoce sibili un insulto, pensando che io non lo legga sulle tue labbra e io ti guardo dritto negli occhi e mi chiedo il perchè di tanta cattiveria gratuita.E così oggi t'ho rivisto mentre sfrecciavi via.
vorrei tanto dire che questo incontro mi ha lasciata indifferente e fredda, ma purtroppo non posso.
 
posted by Caterina at 12:17 AM | Permalink | 0 comments
venerdì 15 giugno 2007
Ieri sera sono andata a letto tardi, ho visto quel film che mi avevi consigliato (mi è piaciuto molto) e poi sono rimasta in piedi ancora una mezz'ora a pensarci sopra.La mattina precedente mi ero svegliata alle 8 così stamattina ho dormito fino a tardi, circa mezzogiorno meno un quarto.
Ho fatto un sogno bellissimo.C'eri tu, eravamo di sera nel giardino di una bellissima villa di Varese,non saprei dire quale fosse.C'era persino Maria Elena,se non ricordo male.Cosa succedeva non ve lo scrivo perchénonsonoaffarivostri.Però quando il rumore dell'aspirapolvere mi ha svegliata,ero tanto felice.
 
posted by Caterina at 9:09 PM | Permalink | 0 comments
Vorrei immergermi nel vasetto di china nera che tengo tra le mani.
 
posted by Caterina at 9:07 PM | Permalink | 0 comments
"Via il dente, via il dolore"?!? Chi l'ha detto certamente non si era mai tolto tre denti del giudizio in un colpo solo.
 
posted by Caterina at 9:05 PM | Permalink | 0 comments
giovedì 14 giugno 2007
ROMANCE AND CIGARETTES

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posted by Caterina at 7:53 PM | Permalink | 0 comments
mercoledì 13 giugno 2007
PIERROT THE CLOWN (Placebo) con traduzione
Leave me dreaming on the bed
See you right back here tomorrow for the next round
Keep this scene inside your head
As the bruises turn to yellow
The swelling goes down

And if you're ever around
In the city or the suburbs of this town
Be sure to come around
I'll be wallowing in sorrow
Wearing a frown
Like Pierrot the Clown

Saw you crashing round the bay
seen you act so shallow
Or look so brown
Remember all the things you'd say
How your promises rang hollow
As you threw me to the ground

And if you're ever around
In the backstreets or the alleys of this town
Be sure to come around
I'll be wallowing in pity
And wearing a frown
Like Pierrot the Clown

When I dream I dream of your lips
I dream I dream of your kiss
When I dream I dream of your fists
Your fists... Your fists

Leave me bleeding on the bed
See you right back here tomorrow for the next round
Keep this scene inside your head As the bruises turn to yellow
The swelling goes down

And if you're ever around
In the city or the suburbs of this town
Be sure to come around
I'll be wallowing in sorrow
And wearing a frown
Like Pierrot the Clown
Like Pierrot the Clown
Like Pierrot the Clown
Like Pierrot the Clown
Like Pierrot the Clown

traduzione

Lasciami a sognare nel letto
Ci rivediamo qui domani
per il prossimo round
Conserva questa immagine nella tua mente
guarda i lividi diventare gialli
e il gonfiore diminuire

E se ti capita mai di essere nei dintorni,
nel centro o nei sobborghi
di questa città
Assicurati di passare di qua
Sarò a rotolarmi nel dolore
con espressione accigliata
come Pierrot il clown

Ti ho visto schiantarti nella baia
Non ti avevo mai visto comportarti in modo così superficiale
o apparire così cupo
Ricordati tutte le cose che dicevi
come le tue promesse sono andate a vuoto
quando mi hai gettato per terra

E se ti capita mai di essere nei dintorni,
nelle strade di periferia o nei vicoli
di questa città
Assicurati di passare di qua
Sarò a rotolarmi nella pietà
con espressione accigliata
come Pierrot il clown
Quando sogno, io sogno le tue labbra
Quando sogno, io sogno il tuo bacio
Quando sogno, io sogno i tuoi pugni

Lasciami a sanguinare nel letto
Ci rivediamo qui domani
per il prossimo round
Conserva questa immagine nella tua mente
guarda i lividi diventare gialli
e il gonfiore diminuire

E se ti capita mai di essere nei dintorni,
in città o nei sobborghi
di questa città
Assicurati di passare di qua
Sarò a rotolarmi nel dolore
con espressione accigliata
come Pierrot il clown

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posted by Caterina at 11:59 AM | Permalink | 3 comments
domenica 10 giugno 2007
QUOTIDIANA FOLLIA2
Oookay, ho capito di essere circondata da persone fantastiche, ma totalmente prive di senso logico.
Dopo Maria Elena che si lava i piedi nel lavandino (uno alla volta, specifico perché ho scoperto che c'è gente convinta che li lavasse contemporaneamente), anche Rachele ci si mette.
Sapete l'ultima? Da poco in classe mi ha raccontato che un giorno, non essendo in casa e avendo i pantaloni che le stavano larghi, ha preso un rotolo di scotch e se lo è legato tutto intorno alla vita, per farli stare sù.
Non so dire se le mie amiche sono stupide o geniali, ditemelo voi...(Maria Elena alla mia sinistra mi suggerisce geniali...)
 
posted by Caterina at 5:52 PM | Permalink | 5 comments
mercoledì 6 giugno 2007
mi manchiiiiiiiiiiiiiiiiii!
 
posted by Caterina at 10:57 PM | Permalink | 0 comments
lunedì 4 giugno 2007
GRAZIE VALE.GRAZIE MARI, RACHELE,BRUNA.GRAZIE MONTAGNA.
non scherzavo neanche un po' quando, commentando un post di Rachele, ho parlato di canzoni che ti strizzano l'anima e la lasciano lì, a sanguinare penosamente su un marciapiede. Questa dannatissima sera è proprio così. Sciolgo i capelli, raccolti su sollecite richieste di mio padre che si lamenta del mio essere scompigliata, mordicchio la manica della felpa,spengo la luce.Ho le mani gelate e gli occhi aperti più che posso. Chiudendo gli occhi riesco a immaginare, a sentire sopra di me le stelle di quest'estate. Era una sera destinata a durare per sempre ma anche a non tornare mai più, nonostante i miei ripetuti tentativi di rievocarla.Mezzanotte passata,un cielo terso, delle stelle sopra le montagne che toglievano il fiato e tutta la voglia di dormire.



Come dimenticare?



La Vale

silenziosa e misteriosa

a scrivere su quel suo libricino nero

quei suoi pensieri impenetrabili e

tuttavia così vicini a me.







La Rachele e la Mari

dentro con la Bruna

a preparare una tisana capace di riscaldarci tutte quante

non solo dal freddo.





e poi

io.

ascoltavo la canzone che sento ora

e l'anima mi esplodeva,

o più probabilmente implodeva,

dentro.





sono passati tanti mesi, tante cose sono successe ma soprattutto tante sono cambiate, io stessa sono cambiata, eppure i sentimenti laceranti sono esattamente gli stessi di allora. Darei tutto per essere lì ora, tutto, accidenti, tutto.Spero che queste lacrime si decidano presto a scendere giù,così da farla (in)finita una volta per tutte.


continuo a cambiare disco, non per mancanza di voglia o ispirazione, ma perchè le canzoni da sentire stasera sono troppe. le scelgo con estrema cura perciò il marciapiede è ormai interamente macchiato dal sangue della mia anima.


fa male.

è un male dolcissimo.
 
posted by Caterina at 8:49 PM | Permalink | 2 comments