* sentimenti chiaroscuri
giovedì 20 marzo 2008
BIANCONI è IL MESSIA SCESO IN TERRA PER REDIMERCI DAI NOSTRI PECCATI D'INDIFFERENTI (Concerto Baustelle al Rolling Stone di Milano 15 marzo '08)


antropophagus/colombo/charlie fa surf/l'aeroplano/il liberismo ha i giorni contati/i provinciali/il corvo joe/la guerra è finita/la canzone di alain delon/alfredo/dark room/baudelaire/sergio/andarsene così/bruci la città/la canzone del parco/la canzone del riformatorio/gomma (scaletta non ordinata ma completa del concerto)

Dopo un viaggio speso pasteggiando a crackers e biscotti(meglio ancora del tonno con Peroni di antropophagus!), arriviamo al Rolling Stone con un anticipo di soli 45 minuti circa, ma riusciamo comunque a guadagnarci la terza fila. Età media del pubblico sui 25-30anni.La sala si riempie in fretta e io vinco la gara a chi riconosce più persone accorgendomi di un tizio che non vedevo da due anni e che,molto simpaticamente, non ha smesso di fissarmi per tutto il concerto. Alle dieci salgono sul palco i Baustelle, Bianconi è vestito con completo nero, camicia grigia,scarpe lucide a punta,occhiali vecchissimi e spessimi... insomma, è a dir poco irresistibile.Il concerto si apre con un pezzo elettronico dai toni un po' apocalittici, segue la bellissima Antropophagus (..there is no sushi, no Corso Como...).Suonano quasi tutto Amen, più alcuni pezzi più vecchi.Con mia somma gioia fanno anche la canzone di Alain Delon,un po' diversa dall'originale e con una parte aggiunta molto carina.Suonano il corvo Joe e io, prontissima, tiro fuori l'accendino(troppo divertente!) Alle prime note di Andarsene così, dopo le mie suppliche, Maria Elena mi prende in spalla: incredibile! Vedo il palco alla perfezione e poi...Rachele alza lo sguardo dalle tastiere e lei, così glaciale, così perfetta...mi guarda e mi sorride! Graaazie Mari!
Durante Baudelaire si raggiunge il culmine della serata: le luci si abbassano e si colorano di rosso,si balla fino alla fine.
Quando tutto finisce, restiamo ancora un po' lì continuando a ballare le canzoni degli Strokes, dei Babyshambles e dei Franz Ferdinand e poi, sotto una pioggerellina leggera, ce ne torniamo a casa, tutte e quattro soddisfatte, tutte e quattro senza parole.
Un concerto incredibile, due ore di liberazione. Fantastico.

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posted by Caterina at 2:14 PM | Permalink |


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