* sentimenti chiaroscuri
lunedì 7 gennaio 2008
LOLITA -V.Nabokov

"Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia.Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo.Li.Ta.
Era Lo,semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo.Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita.
Una sua simile l'aveva preceduta? Ah sì, certo che sì! E in verità non ci sarebbe stata forse nessuna Lolita se un'estate, in un principato sul mare, io non avessi amato una certa iniziale fanciulla. Oh, quando? Tanti anni prima della nascita di Lolita quanti erano quelli che avevo io quell'estate. Potete sempre contare su un assassino per prosa ornata.
Signori della giuria, il reperto numero uno è quello che invidiarono i serafini, i male informati, ingenui serafini dalle nobili ali.
Guardate questo intrico di spine."


"...E la guardai,la guardai e seppi con chiarezza, come so di dover morire, che l'amavo più di qualunque cosa avessi mai visto o immaginato sulla terra, più di qualunque cosa avessi sperato in un altro mondo.Di lei restava soltanto il fievole odor di viole,l'eco di foglia morta della ninfetta sulla quale mi ero rotolato un tempo con grida così forti; un'eco sull'orlo di un precipizio fulvo, con un bosco lontano sotto il cielo bianco, e foglie marrone che soffocavano il ruscello, e un solo ultimo grillo tra le erbacce secche..."

Etichette:

 
posted by Caterina at 9:47 PM | Permalink |


2 Comments: