* sentimenti chiaroscuri
lunedì 15 gennaio 2007
IO SONO IL CORVO JOE, SOLO CERTI POETI DEL MALE MI SANNO CANTARE.
Mi è difficile,difficilissimo,descrivere il mio stato d'animo in questo momento. Mi sento in bilico tra una piacevole malinconia, un'opprimente tristezza e un'infantile felicità. Rammento un titolo di Carmen Consoli:"CONFUSA E FELICE".Beh per me ora è proprio così, ad eccezione del semplice fatto che non ho ancora capito se sono confusa e felice oppure più probabilmente solo confusa e triste.Da tutta la sera mi divido tra l'ascolto di "Jealous guy" di John Lennon, "Your possible pasts" dei Pink Floyd e tutto il nuovo album dei miei amati Baustelle...qualche mese fa una persona a cui voglio molto bene mi aveva detto che stava ancora cercando di capire se il mio schema mentale può essere comprensibile a chi mi circonda... caspita mi sa proprio di no. sono io la prima a non capirlo. un attimo sono allegra e casinista e poi mi ritrovo a meditare in silenzio sulle cose tristi della vita. ogni tanto vorrei che il mio "schema mentale" potesse essere più comprensibile agli altri, non so, sempre più spesso mi sento tremendamente sola anche in mezzo ai miei amici che mi vogliono bene. ecco, penso che ora piangerò.mi sembra di non essere mai capita, magari è una cosa un pò egoista però è proprio così. mi piacerebbe avere un affarino magico capace di fermare il tempo a mio piacimento: ora vorrei che tutto questo catastrofico scorrere di eventi che mi travolge, mi soffoca, potesse all'improvviso cessare;in modo da lasciarmi un pò di tempo in compagnia di me stessa... sembra che ora per farlo io debba prendere l'appuntamento. (scusa mente di caterina sei troppo occupata a studiare, preoccuparti di cose inutili o piangere, per poter discutere un pò con te stessa e riordinare tutte queste affolate e disordinate idee??)
davvero, non riesco proprio a capire come mi sento! non vedo l'ora di domattina : quando suona la sveglia generalmente (salvo verifiche di matematica) sono felice di alzarmi, piazzo un disco a casaccio nello stereo ( sono troppo assonnata per una scelta cosciente capace di rispecchiare il mio stato d'animo) e poi ,tra calzini spaiati e magliette macchiate mentre faccio colazione, tento di prepararmi ad una nuova giornata.tuttavia il momento che preferisco è quando esco dal cancello per andare alla fermata del pullman. la cosa che proprio amo di più è avvolgermi la sciarpa tutta su fin sopra il naso e poi nascondere la faccia nel mega cappuccio della mia giacca. dopo questa operazione che mi ruba almeno tre minuti ( ma ne vale assolutamente la pena) mi infilo le cuffie e ascolto un pò della mia amatissima musica ( stavolta non scelta a casaccio). quando esco sono circa le sette e quindici ed in questo periodo dell'anno è ancora buio. il mattino presto mi fa impazzire : è abbastanza buio per risultare sconosciuto e misterioso ma non così tanto da sembrare inquietante, come la notte e al contempo non è luminoso come il giorno, che se non piove non amo particolarmente. Questo camminare nel buio incerto e sonnacchioso del mattino con la faccia tutta nascosta e la mia musica preferita nelle orecchie, per me è il massimo: mi fa sentire viva, felice. la sciarpa e il cappuccio probabilmente mi saranno valsi il soprannome di esquimese, però hanno un senso: mi fanno sentire protetta, mi piace che quelli attorno a me per strada e sul bus non possano vedermi ad eccezione degli occhi (mi sono indispensabili: una volta che li avevo momentaneamente chiusi sono finita con la faccia contro un palo della luce, ed un altra contro un albero), mi sento meno vulnerabile, assieme alle cuffie mi fanno sentire come racchiusa nel mio mondo...
 
posted by Caterina at 10:05 PM | Permalink |